Perché si definisce “blefaroplastica non chirurgica”?
Perché a differenza di quella tradizionale non asporta l’eccesso di cute, ma si limita a provocare una retrazione cutanea palpebrale.

In cosa consiste il trattamento?
Si effettua in ambulatorio con il supporto di una crema o di un iniettivo anestetico locale.
Si procede senza alcuna incisione chirurgica ma effettuando dei piccoli spot attraverso uno strumento che utilizza la tecnica di sublimazione dermica con arco voltaico. Derma ed epidermide in eccesso evaporano, infatti, attraverso un processo definito di sublimazione, passando direttamente da uno stato solido ad uno aeriforme.
La procedura non causa sanguinamento in quanto gli spot non coinvolgono la lamina basale e non causano danno necrotico ai tessuti sottostanti e circostanti.
Cosa ci si deve aspettare nel post trattamento ?
La comparsa di edema e piccole crosticine che cadranno nel giro di qualche giorno.
A chi è adatta?
A chi ha problemi di blefarocalasi di grado lieve o moderato.
La blefaroplastica non chirurgica e’ un trattamento sicuro e non invasivo che, in casi selezionati, rappresenta un’interessante alternativa alla blefaroplastica chirurgica.