Pazienti sempre più giovani si avvicinano alla medicina estetica e formulano richieste ben precise, basandosi anche sulle loro ricerche in internet.
Parliamo di pazienti con meno di trent’anni, che non chiedono una gioventù ritrovata, ma di prevenire l’invecchiamento. In verità, la frequente e continua esposizione ai devices, la postura non sempre corretta con cui si interagisce con telefonini e computer, può determinare la precoce comparsa di rughette di espressione, le cosiddette “smartphone wrinkles”, che, come abbiamo già visto, vengono “esaltate“ dall’uso del selfie.
Che risposte può dare il Medico specialista a questi giovani, in un’ottica anche di prevenzione?

Sino ai 30 anni la pelle, grazie a fattori ormonali favorevoli dovuti alla produzione estrogenica, riesce a mantenere la sua compattezza ed elasticità ed eventuali rughe sono da riferire soprattutto all’espressività del volto. Il sole può aver già procurato qualche macchia, o anche solamente una non uniformità della pigmentazione, che può essere controllata con una buona fotoprotezione sia topica, sia eventualmente per bocca, con cosmetici adeguati, affiancati da protocolli ambulatoriali biorivitalizzanti e da trattamenti periodici come peelings chimici. Questi sono in grado di aiutare la pelle a rinnovarsi in maniera adeguata, migliorando la texture dell’incarnato e donando luminosità ad un tessuto cutaneo molto spesso non curato ed asfittico. In tal modo siamo sicuri che non verranno alterati la naturalezza del viso e i caratteristici tratti giovanili. Spesso questi interventi possono già attenuare le prime rughette e, restituendo l’immagine di un viso più disteso, più armonioso e più curato, aiutano i giovani, anche psicologicamente, a ritrovare un “benessere“ interiore e ad avere più fiducia in sé stessi.

Dai millennials agli over 70

Ebbene si! Se i millennials si rivolgono al Medico specialista in forma preventiva, molti sono gli over, oggi in buona salute, con una vita sociale ancora felicemente attiva, che chiedono alla medicina estetica un aiuto per continuare a sentirsi bene, con un aspetto del volto e del fisico in armonia con quella dinamicità che posseggono ancora. In questa fascia di età generalmente si evidenziano problematiche legate al tono e, quindi, rilassamento cutaneo e cedimenti di alcune aree del volto. Potranno, inoltre, essere presenti macchie e capillari che di certo non ringiovaniscono il viso. È chiaro che in questi casi i trattamenti estetici devono essere mirati per poter gestire al meglio non solo gli effetti del cronoaging sulla qualità della pelle, ma anche per prevenire possibili patologie tumorali cutanee. Portare bene la propria età e non ringiovanire a tutti costi! E dunque verranno messe in atto strategie combinate utili per attivare i fibroblasti nella produzione di nuovo collagene e nella contrazione delle fibre esistenti; non di meno il trattamento dell’epidermide sarà energico, mediante peelings per ottenere un effetto schiarente ed eventualmente preparare la pelle all’utilizzo di adeguati laser. Ugualmente, tecniche iniettive di filler a base di acido jaluronico e idrossiapatite di calcio serviranno a creare un reticolo di sostegno dermico con risultati visibili immediati, sempre in un’ottica di armonia del volto e di benessere psicofisico.
Vorrei chiudere con una nota personale: questi over che ricercano il proprio star bene e programmano i propri appuntamenti estetici, guardando ai giorni che verranno senza aver timore delle incertezze che riserva il futuro, esprimono una positività che dovremmo fare nostra. Questa spinta a guardare avanti, nonostante il trascorrere degli anni, questa sì può migliorare tanto la qualità della vita!

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Dott.ssa Ilaria Zollino

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