Con questo termine si va ad identificare una procedura estetica tesa a migliorare l’aspetto globale del viso piuttosto che ad “eliminare” le singole rughe. L’obiettivo finale è quello di fare in modo che un viso stanco, triste e “spento” riacquisti armonia, freschezza e piacevolezza.
Per far sì che il risultato non risulti “finto” è necessario intervenire in maniera progressiva e ponderata, utilizzando una combinazione di filler dermici specifici, tossina botulinica ed eventualmente fili di trazione.

Tutto ciò serve a:
1. dare, innanzitutto, struttura e supporto al volto (ricordiamo che il nostro scheletro facciale si riassorbe e trascina con se’ i tessuti molli);
2. ridefinire, poi, il contorno del viso (il cosiddetto “contouring”);
3. intervenire, infine, sui dettagli delle piccole rugosità del volto. Il rischio di concentrarsi solo su questi ultimi limiterebbe, infatti, molto il risultato complessivo sul viso.
Per tutto questo bisogna individuare per ogni paziente un percorso personalizzato, aiutando ciascuna/o ad inquadrare in maniera diversa il proprio volto, senza soffermarsi sulla singola ruga.